Arteriopatia Obliterante Periferica

Diagnosi e trattamento dell’Arteriopatia Obliterante Periferica

L’arteriopatia obliterante periferica (AOP o PAD dall’inglese), conosciuta anche come malattia vascolare periferica, è una condizione causata dal restringimento progressivo delle arterie, spesso dovuto all’accumulo di placche aterosclerotiche. Questa ostruzione ostacola il flusso sanguigno, in particolare verso gli arti inferiori, portando nel tempo a sintomi anche gravi. Non si tratta di una patologia localizzata: chi soffre di AOP, infatti, presenta anche un rischio di infarto da tre a cinque volte superiore alla media, ictus e altre malattie cardiovascolari.

Sintomi e conseguenze: dalla claudicatio intermittens all’ischemia degli arti

Il sintomo caratteristico dell’arteriopatia periferica è la claudicatio intermittens: un dolore crampiforme ai muscoli delle gambe, il quale si manifesta durante l’esercizio fisico, sfociando in una camminata zoppicante che si risolve con il riposo. Questo dolore, simile all’angina pectoris ma localizzato agli arti inferiori, segnala che i muscoli non ricevono sangue a sufficienza durante lo sforzo fisico.
Nei casi più avanzati, l’aggravarsi dell’ostruzione arteriosa può evolvere in ulcere alle gambe, ulcere al piede, cancrena e perfino nel rischio di amputazione della gamba.

Fattori di rischio e diffusione dell'Arteriopatia Periferica

L’arteriopatia obliterante periferica può colpire sia uomini che donne, soprattutto con l’avanzare dell’età. Si stima che una persona su cinque, tra gli over 60, soffra di una qualche forma di malattia arteriosa periferica. I principali fattori di rischio sono:

  • Fumo di sigaretta;
  • Diabete;
  • Ipertensione arteriosa;
  • Colesterolo alto;
  • Obesità e sedentarietà;
  • Familiarità per patologie cardiovascolari.

Negli ultimi anni si registra un aumento dell’incidenza a causa della crescente numero di pazienti diabetici. Per questo motivo, la prevenzione attiva e il controllo dei fattori di rischio sono essenziali per evitare complicanze.

Il trattamento: prevenzione, terapia medica e interventi

Il trattamento dell’arteriopatia periferica obliterante ha l’obiettivo di migliorare la sintomatologia, rallentare la progressione della malattia e ridurre il rischio di complicanze sistemiche e locali. Una volta individuato lo stato di avanzamento della patologia nel paziente, è possibile intervenire su più fronti:

Fondamentale è l’intervento sullo stile di vita: smettere di fumare, controllare glicemia e pressione, seguire un’alimentazione sana e praticare attività fisica regolare.

Lo specialista potrà prescrivere farmaci antiaggreganti (come l’aspirina), statine per il controllo del colesterolo e terapie specifiche per ipertensione o diabete, se presenti.

Quando la malattia è avanzata e compromette la qualità della vita o si manifestano complicanze come ulcere, ischemia critica o cancrena, è necessario intervenire per migliorare il flusso sanguigno:
Angioplastica con palloncino – un catetere viene inserito nell’arteria ostruita per dilatarla e ripristinare il passaggio del sangue;
Bypass della gamba – meno frequente, si valuta nei casi più gravi in alternativa all’angioplastica.
Intervenire tempestivamente può evitare conseguenze irreversibili, come l’amputazione dell’arto.

Quando rivolgersi al Chirurgo Vascolare

È consigliato prenotare una visita vascolare qualora si avvertano dolori frequenti alle gambe durante la camminata, sensazione di pesantezza, freddo persistente a piedi o dita, oppure in presenza di ulcere che non guariscono. Anche in assenza di sintomi, soggetti con familiarità o fattori di rischio cardiovascolare dovrebbero valutare periodicamente lo stato della propria circolazione. Una diagnosi precoce, infatti, è fondamentale per intervenire con successo e preservare la funzionalità dell’arto.

Presso il Poliambulatorio Le Terrazze, il primo passo è rappresentato dalla visita specialistica vascolare, durante la quale il medico valuta il flusso sanguigno rilevando la presenza o l’assenza di polsi in punti strategici delle gambe. Lo strumento più utilizzato per confermare il sospetto diagnostico è l’ecocolordoppler degli arti inferiori, che consente di individuare il grado e la sede di ostruzione o restringimento delle arterie.
In base alla severità del quadro, lo specialista potrà consigliare ulteriori approfondimenti clinici o un programma di trattamento.

Specialisti: Dr. Massimo Ferrario

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